Quantcast
Channel: intelligonews » sciopero
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31

Tra gufi e ufi il fortino di Renzi resiste all’assedio interno e alle turbolenze di Via Solferino

$
0
0
Renzi, vincere la sfida dell'Expo Stato più forte ladriLa nuvola di Fantozzi sopra il cielo di Palazzo Chigi. Tra gufi e ‘ufi’ il fortino renziano è sotto assedio. Dall’articolo 18 a quello di Ferruccio De Bortoli sul Corsera, alla ‘campanella’ suonata dai vescovi italiani: nella settimana a stelle e strisce del premier, il meteo politico segnala una nuova settimana di turbolenze…

DIREZIONE PD. Che succede lunedì? Ormai la Direzione Pd sembra diventata la camera di s-compensazione di un partito che non ha ancora superato la sindrome del congresso permanente. Ogni volta si evoca come un redde rationem, poi la maggioranza vota e decide. Stavolta i mal di pancia sembrano qualcosa in più di un malessere passeggero, forse perché si sommano a quelli accumulati sulla famigerata riforma del Senato. La minoranza dem si mostra agguerrita e compatta: Fassina all’attacco, Mineo si rimette l’elmetto, Bersani evoca il referendum tra la base, Civati dice che è tutto sbagliato tutto da rifare, ma poi se vai un po’ più in profondità c’è chi come Michele Bordo, area ‘giovani turchi’, dunque orfiniano, a Intelligonews dice che “non tutte le posizioni nella minoranza sono uguali”. Si lavora alla mediazione per evitare il redde rationem anche se nelle file renziane la linea del ‘capo’ appare intransigente, almeno stando ai messaggi inviati dagli States. Landini e la Camusso tornano a braccetto dopo il braccio di ferro di qualche mese fa; sindacati pronti alla mobilitazione. Da lunedì Renzi dovrà gestire una doppia partita: interna e dentro il Pd ed esterna, cioè nel rapporto con l’Ue e le relative prescrizioni. Unico alleato in questo momento: Silvio Berlusconi.

DA DE BORTOLI ALLA CEI. L’editoriale del direttore de Il Corriere della Sera segna lo spartiacque, il giro di boa di questa legislatura, qualcosa che si è rotto dopo la ‘luna di miele’ tra il premier e i salotti buoni dell’alta borghesia-imprenditoria-finanza. Su tutto pesa come un macigno quella frase sul patto del Nazareno “in odore di massoneria” che non stupisce la parlamentare a 5Stelle Roberta Lombardi. A Intelligonews rivendica “noi lo diciamo e lo scriviamo da tempo” e a De Bortoli dà il “ben svegliato”. La berlusconiana Lara Comi si interroga con una punta di malizia: “Che abbiano aperto gli occhi e capito che Renzi è un bravo shwoman ma incapace? Ha spodestato Letta, ma non si sta dimostrando meglio”. Durissima l’analisi di Paolo Ferrero, leader di Rifondazione Comunista sulla riforma del lavoro e sull’asse Renzi-Napolitano. Alla Civetta dice: “Il Capo dello Stato fa da sponda a Renzi su una riforma del lavoro che peggiorerà ulteriormente le condizioni occupazionali di questo Paese”. Fuoco di fila anti-renziano.

Ma anche Oltretevere si comincia a manifestare una certa insofferenza. Basta leggere le parole del segretario generale della Cei monsignor Galantino per capire che mai come adesso, la Chiesa ha suonato la ‘campanella’ a Renzi per dire che la ricreazione è finita. “Basta slogan, Renzi ridisegni l’agenda politica”. Altrettanto netto sulla riforma del lavoro: “La Chiesa pensa che bisogna guardare con più realismo alle persone che non hanno lavoro e che cercano lavoro. Il dibattito su ‘articolo 18 sì’ e ‘articolo 18 no’ è meno centrale e io vi vedo troppe bandiere che sventolano”.

TRATTATIVA STATO-MAFIA, LA MOSSA DEL COLLE. Giorgio Napolitano testimonierà al processo di Palermo. I giudici della Corte di Assise hanno accolto il ricorso della procura. Ma dal Colle non è tardata la replica, chiara, sulla disponibilità del Capo dello Stato a portare la propria testimonianza al dibattimento. Ai magistrati palermitani non è bastata la lettera con la quale circa un anno fa, il presidente della Repubblica in sostanza diceva alla Corte di non sapere nulla sulla presunta trattativa. Napolitano ha preso atto della decisione e ribadito di “non avere alcuna difficoltà a rendere al più presto testimonianza”. La prima volta nella storia repubblicana.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31

Trending Articles